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Sarzana - Biblioteca del Seminario Vescovile Niccolò  Sito ufficiale Biblioteca del Seminario Vescovile Niccolò

Il Capitolo di Sarzana risale alla "Ecclesia de Luna". Il primo vescovo di Luni storicamente accertato è Felice che sottoscrisse come "episcopus lunensis" il Concilio Romano tenuto nel 465 da papa S. Ilario.
Le costituzioni del 1936 all'art. 1o recitano: "Capitulum Ecclesiae Cathedralis Sarzanensis, octavo saeculo antiquius", ma non si conoscono documenti che confermino l'asserzione. Il primo documento originale che nomina i canonici Lunensi è una pergamena del 1095 conservata nell'ACL, filza V, n. 52.
Il Codice Pelavicino, gelosamente conservato dal Capitolo, riporta molti documenti riguardanti i canonici di Luni (secoli X,XI,XII,XIII): trattasi però di trascrizione, effettuata negli anni 1287/1289, di documenti i cui originali non ci sono pervenuti.
Fondamentale il privilegio di Gregorio VIII del 14 dicembre 1187, conservato in pergamena originale. Il privilegio fornisce lo stato di tutte le dipendenze del Capitolo della cattedrale di Luni a quella data. Sono dodici chiese più un ospedale (Groppofosco), quasi tutte fìliali delle antiche pievi lunensi.
La rassegna comincia col piviere di Vignola nella parte settentrionale della diocesi, prosegue verso sud seguendo la valle della Magra e risalendo la valle del Tavarone, per terminare nella piana di Luni e nella zona di Massa.
La dotazione patrimoniale comprende possessi e redditi di varia natura, tra cui le tenute feudali del borgo di Avenza e della corte di Lavacchio, le decime dell'intera pieve di Luni, di Montemarcello, del paese e della curia di Ameglia: un estesissimo patrimonio agrario e silvestre gestito attraverso varie forme sino all'incameramento del secolo scorso.
La convenzione del 4 giugno 1201 tra il vescovo Gualterio e l'arcidiacono Rodolfo, che precedette di circa tre anni e preparò il trasferimento della cattedra episcopale da Luni a Sarzana, modificò in parte l'assetto delle dipendenze dei canonici Lunensi. Il Capitolo cedette al Vescovo la chiesa di S. Pietro e tutto il borgo di Avenza in cambio delle pievi di S. Basilio e S. Andrea in Sarzana "ad construendam cathedralem". La permuta col Capitolo fu confermata da Innocenzo III nel privilegio del 25 marzo 1204. La pieve rurale del vecchio borgo di S. Maria divenne la parrocchiale urbana e il Capitolo vi esercitò da allora la cura d'anime attraverso suoi incaricati.
Per tutto il XIII e XIV secolo i canonici continuarono a chiamarsi col solo predicato di Lunenses e solo nel 1465, in virtù di bolla pontificia di Paolo II, aggiunsero ufficialmente quello di Sarzanenses. Le vicende del Capitolo attraverso i secoli accompagnarono con momenti di collaborazione intensa, ma anche di scontri clamorosi, la vita della diocesi Lunense, guidata dai Vescovi residenti sino al 1926 a Sarzana.
I primi statuti del Capitolo Lunense di cui si ha memoria furono compilati al tempo del vescovo Bernabò Griffi (1368). II vescovo Francesco del Lante dell'ordine dei Frati Minori approvò il 14 dicembre 1389 le aggiunte fatte dai canonici agli statuti circa la residenza e le distribuzioni. Il vescovo Giovanni Montino dopo lunghe contese col Capitolo circa il turno delle elezioni dei canonici tra il Vescovo e i medesimi, rinnova le antiche consuetudini e l'anno 1406 ai 24 di febbraio conferma nuove aggiunte agli statuti capitolari. Il vescovo Francesco Pietrasanta il 25 giugno 1417 conferma e approva altre aggiunte e altre ancora conferma e approva da Pontremoli in data 30 giugno 1440. Dall'anno 1440 in poi non risultano riforme sostanziali agli statuti capitolari, ma non mancano modificazioni e aggiunte come appare da delibere e sinodi.
Il 9 novembre 1923 su invito del vescovo Pizzorno sollecitato dalla S. congregazione del Concilio, il Capitolo nominò una commissione per compilare nuovi statuti "conforme ai tempi e alle prescrizioni del nuovo diritto canonico". I nuovi statuti ampiamente esaminati e discussi in Capitolo furono approvati definitivamente nella seduta del 3 dicembre 1924.
Con la bolla "Universi Dominici gregis" del 12 gennaio 1929 veniva eretta la diocesi della Spezia. smembrandone il territorio da Luni-Sarzana, e creata la diocesi di Luni, ossia La Spezia, Sarzana e Brugnato. Rimanevano i Capitoli di Sarzana e di Brugnato e si auspicava la creazione di quello della Spezia, che avvenne di fatto con decreto del 18 gennaio 1948.
Nel 1936 con decreto del 2 febbraio furono approvate da mons. Giovanni Costantini le nuove costituzioni del Capitolo della cattedrale di Sarzana, che una commissione di canonici aveva stilato e il Capitolo aveva discusso e approvato all'unanimità nella seduta del 24 gennaio 1936. I canonici le giurarono davanti al Vescovo nell'adunanza del 14 febbraio 1936. Ne esiste una edizione a stampa di quello stesso anno.
Per quanto riguarda il rapporto Capitolo-parrocchia della cattedrale, vari interventi della Santa Sede (1929, 1946, 1962) liberarono il Capitolo dall'onere della cura d'anime, che fu esercitata, sino al 1945, dal prevosto e poi dall'arcidiacono. Con decreto 12 ottobre 1968 la parrocchia di Santa Maria è stata smembrata dal Capitolo ed eretto il beneficio parrocchiale. Detto decreto ebbe riconoscimento civile il 12 febbraio 1969. II Capitolo ha ricevuto la visita pastorale di mons. Giuseppe Stella il 28 febbraio 1965 e di mons. Siro Silvestri il 7 gennaio 1985.
Attualmente la vita del Capitolo è regolata dalle Costituzioni approvate dal vescovo diocesano, mons. Siro Silvestri, in data 30 novembre 1989.

Dove: Via Mascardi 93 - 19038 Sarzana (SP)
Tel.: 0187620283-0187610060
Fax: 0187610060
Sito internet: //www.cattedraledisarzana.it/main.php?m=3&s=0&l=0
E-mail: -
Orari di apertura: accesso previo appuntamento e compilazione di domanda di ammissione, con lettera di presentazione di Università, per tesi di laurea, delle Sovrintendenze per schedatura Beni Culturali, di Centri Culturali per ricerche storiche.



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